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Nella collegiata di San Biagio, risalente al secolo XIII mal ricostruita nel 1580, si trovano tre sale dedicate all’arte sacra. I numerosi arredi e paramenti liturgici provengono, in parte, dal soppresso convento dei Servi di Maria, ma molte opere appartengono alla Collegiata. Di particolare importanza è il Breviarium Romanum
Stampato a Roma da Paolo Manuzio nel 1568, unica esemplare nel suo genere, ne esiste solo un altro in folio nella Biblioteca Apostolica Vaticana. La preziosa tempera su tavola Madonna con Bambino eseguita agli inizi del ‘300 da Segna di Bonaventura, è attribuita da alcuni critici d’arte ad una mano vicinissima a quella di Duccio di Boninsegna. Del ‘600 risulta essere anche la Crocifissione del pittore locale Giovanni Antonio Cerretelli, autore anche dello stendardo processionale che mostra su entrambe le facce vedute del paese di Scrofiano. Spiccano per numero arredi sacri in metallo e lignei di elaborata fattura. Sono ben visibili il Reliquiario del dito di San Biagio in argento sbalzato, opera di un argentiere senese dei primi del 1700, una croce stazionale ed una croce astile seicentesche, anche esse in argento. Della raccolta fanno parte anche l’archivio della Collegiata, libri storici e liturgici, due antichi sigilli in bronzo della comunità di Scrofiano e quello della Collegiata di San Biagio.